UN MONDO A PARTE

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Ieri sono andato a vedere “Un mondo a parte”, un film con Albanese e la Raffaele, divertente, ma anche molto profondo. Tutto girato fra le montagne innevate della Marsica, con attori presi dalle strade di Pescasseroli, che, con la spontaneità del realismo, hanno raccontato la loro realtà, la nostra, sotto a una neve costante in un freddo e gelido inverno che mi ha scaldato la speranza. Possiamo cambiare, possiamo cercare di modificare le cose negative, quelle che ci privano del rispetto umano, della libertà democratica, quelle che ci tengono imprigionati in un individualismo ossessivo, risucchiandoci nelle sabbie mobili di un disimpegno sconfinato che ci fa sopravvivere passivi, che sembra averci congelato in statue di ghiaccio, incapaci di ascoltare l’altro, il mondo, noi stessi, lasciando così campo libero a voci di potere a dir poco inquietanti, dal potenziale distruttivo. Possiamo fermare questo processo nefasto al quale stiamo andando incontro, una condizione che ci sta portando nel tunnel di una storia che puntualmente si ripete, a discapito della dignità umana. Forse è arrivato il tempo di una reale ri-evoluzione, ma, per far si che ciò accada, prima dobbiamo lavorare urgentemente dentro di noi, per cercare di recuperare il senso della vita. In alternativa ci resta sola una rassegnazione immobilista, delegando il futuro a chi non lo ama, a chi intende distruggerlo. Guardando il film ho pensato anche a Bianciardi, a quella rivoluzione che deve cominciare prima di altro in interiore homine, ma abbiamo un urgente bisogno di cuore, parola che nel contemporaneo abbiamo seppellito per scomodità semantica, e di tanta cultura, quella vera, lontana dagli opinionisti social da cortile.

 

Informazioni su Guido Fabrizi

Sono nato in volo e vivo sulla terra, in bilico fra le montagne e il mare. Ascolto e racconto le storie del mondo per dare un senso alla mia. Di questi tempi la scrittura è l'unica cosa che mi fa sentire veramente libero.
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2 risposte a UN MONDO A PARTE

  1. newwhitebear ha detto:

    Molto profondo è il tuo commento sul film ma in dettaglio su quello che ci circonda. Hai ragione dobbiamo lavorare prima su di noi e poi sugli altri.

  2. Guido Fabrizi ha detto:

    Non c’è altra via di uscita…

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