Non avevo visto Joker al cinema, e devo dire che l’interpretazione di Joaquin Phoenix è pazzesca. Un Oscar meritato. Il soggetto del film è premonitorio, anticipa il malessere sociale che stiamo vivendo, e genera una domanda: quanto è responsabile la nostra società della nascita di quelli che vengono chiamati mostri, quanto incidono i nostri comportamenti quando, incontrando il malessere dell’altro, rinunciamo all’ascolto, disprezzando, emarginando, odiando chi abbiamo di fronte? Siamo poi così innocenti, e non responsabili dell’orrore che spesso ci circonda?
Bella riflessione che condivido in pieno, e proprio per questo ti giro il link di un mio articolo a proposito, parlando di bene e di male, parlando del Joker. Buona giornata!
Grazie per aver condiviso il tuo articolo, un’analisi nitida e circostanziata sulle convezioni culturali e morali che solitamente definiscono il bene e il male, senza comprenderne però le reali dinamiche, quelle profonde e comuni a tutti noi. Ma forse non conviene addentrarsi in questi meandri destabilizzanti. Stabilire dove risiede la verità è comunque assai difficile, soprattuto quando si varcano i confini dei lati oscuri individuali. L’importante, secondo me, è averne coscienza, non perderli mai di vista per cercare di trasformarli in energia pulita, non autodistruttiva. Grande pericolo. Non è detto che l’antieroe sia negativo, anzi… può dare molto a chi pensa di avere tutto. La mia ossessione, nata dal un vissuto non facile, è incentrata sulle maschere sociali, sul ruolo ipocrita che si mette in scena per occultare le proprie responsabilità, i propri crimini innocenti, seppellendo tutto sotto a una montagna d’indifferenza; e le pecore nere sono l’elemento perfetto per chi vuole nascondere le proprie ombre. Alla fine del tuo ragionamento, ben articolato, ho pensato che mi farebbe piacere avere una tua opinione sul mio romanzo, in prossima uscita, dove dentro la sua storia troverai molto di tutto questo. I ruoli sociali, buono o cattivo, non sono altro che prigioni dove si rimane intrappolati pensando di rinchiuderci dentro gli altri.
Un saluto.
senz’altro, fammelo sapere: ti faccio una recensione, tra un bicchiere e l’altro chiaramente 😉
Onorato… dentro c’è anche tanta musica, colonne sonore di vita.
Personalmente ritengo che ognuno di noi è molto colpevole anche solo evsemplicemente faccendoci condizionare da coloro che questo vogliono!!! Buona serata.
Condivido, ma il condizionamento non intacca il libero arbitrio? Certo, siamo il frutto delle nostre azioni, ma non è facile uscire fuori da quei piccoli rassicuranti gusci che soffocano le nostre paure, ci vuole coraggio, amore, passione e rispetto per la vita… Senza punti di riferimento validi, senza un percorso stabile, la vedo dura da fare autonomamente.
E credo tu la veda esattamente come è. Ci mancano proprio i punti di riferimento validi, l’unione per un univoco scopo, che purtroppo anche chi ci dovrebbe guidare (i governi e l’unione Europea) invece fanno di tutto per metterci gli uni contro gli altri, ci Scandiano e mandiamo tutto a monte!!! Pianeta in primis…
Certamente siamo anche coinvolti in tutto ciò che riguarda chi incontriamo nelle nostre vite, nel personale e nel sociale, ma anche la libertà individuale della persona non va tralasciata.
Una libertà che spesso ci imprigiona in una bolla illusoria. È difficile stabilire cosa sia realmente la libertà. Penso che il primo livello di consapevolezza dell’essere liberi sia la coascienza di sé e il rispetto dell’altro, questo sarebbe già un grande passo avanti nelle relazioni fra esseri umani, uno step evolutivo. Forse libertà significa innescare un processo di crescita individuale che rispetti la vita, immagina quanto dolore in meno…
Infatti libertà è rispetto.
se facciamo un serio esame di coscienza scopriremo che i mostri li abbiamo generati noi con i nostri comportamente irrazionali, irragionevoli ma in particolare egoistici